È un dato di fatto il settore che ha risentito più di tutti del COVID19 è senz’altro quello scolastico, non solo per le modalità di insegnamento. Il Covid 19 ha cambiato la scuola ma soprattutto l’interazione sociale tra gli studenti ed il loro rapporto con l’istruzione.

Lacune e problematiche

La pandemia globale non ha fatto altro che mostrare una situazione sempre più preoccupante del sistema scolastico italiano: l’inadeguatezza di preparazione informatica, la mancanza di supporti e strumenti informatici, l’arretratezza della scuola nella gestione di registri elettronici, software di e-learning, app di videochiamate e molto altro. Il covid 19 ha cambiato la scuola italiana proprio perché ne ha mostrato senza indulgenze le debolezze ed i limiti. 

Il covid 19 ha cambiato la scuola con la DAD

L’inserimento della Dad è arrivato in momento in cui le infrastrutture ed il Paese non erano pronti. Questa innovazione che avrebbe potuto portare effettivi benefici ha invece mostrato tutti i suoi aspetti negativi. La recente l’indagine IPSOS sull’argomento ha stimato che circa 34 mila studenti delle scuole superiori ha rischiato di abbandonare la scuola. Secondo il 28% del campione intervistato almeno un compagno ha smesso di frequentare le lezioni online nella primavera del primo lockdown.

Perchè la DAD non ha funzionato

In massima parte la Dad non ha funzionato per mancanza di mezzi tecnologici adeguati, per una problematica sociale legata anche alla mancanza di relazioni sociali con studenti della propria età e molto altro. Oltre il 35% del campione ha dichiarato che la preparazione scolastica è peggiorata e uno studente su quattro deve recuperare almeno una materia. Non solo. Il 38% degli studenti ha dichiarato che la DAD è stata (e lo è ancora) un’esperienza negativa.
Le difficoltà sono anche banali: la mancanza di una buona connessione e l’estrema fatica nel concentrarsi a seguire le lezioni online. In buona sostanza il covid 19 ha cambiato la scuola nel momento sbagliato ed il Paese non è riuscito ad offrire il supporto adeguato a tutti i suoi studenti. (avevamo già parlato dei problemi legati alla Dad in questo articolo)

Problematiche sociali

 Il problema maggiore della didattica a distanza dei lockdown ripetuti non ha fatto altro che creare delle problematiche importanti a livello sociale e relazionale.
Ai ragazzi è mancato il contatto con i propri simili, ma soprattutto,
gli è mancata l’idea di svago, il poter uscire di casa e anche il contesto scolastico vissuto in digitale ha raffreddato i rapporti con i compagni di classe e con i professori. Infatti, ben l’85% dei ragazzi ha dichiarato che ha capito nell’ultimo anno e mezzo quanto sia importante uscire con gli amici, vederli, viverli, all’infuori dei pixel. Le privazioni che hanno vissuto i ragazzi sono state davvero pesanti e questo ha ovviamente inficiato il loro rendimento scolastico.

L’impegno dei docenti

 I docenti ce l’hanno messa tutta, perché va a loro il compito più difficile e complicato: quello di educare e di far appassionare gli studenti anche solo attraverso lo schermo oppure rimanendo in aula, ma dietro una mascherina. Forse il covid 19 ha cambiato la scuola restituendo ai docenti, nell’idea collettiva, quel ruolo potente e difficilissimo che hanno sempre avuto: un ruolo di formatori a tutto tondo capaci di accompagnare i ragazzi nella crescita e anche nei momenti più complessi. 

Di certo, l’unica cosa che potremmo tenere con noi dopo questo difficile periodo sarà l’avanzamento tecnologico e digitale acquisito.

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