UN GENITORE SU 4 GIUDICA INSUFFICIENTI LE PROCEDURE ANTI-COVID ADOTTATE DALLA SCUOLA DEI PROPRI FIGLI

Il 78% ha imposto ai figli l’adozione di precauzioni aggiuntive. Oltre 2 genitori su 5 (43,2%) ritengono che il rientro a scuola abbia comportato un aumento significativo del rischio di contrarre il covid in famiglia.

MILANO, 20 OTTOBRE – Il Data Research Team di ScuolaPay, l’app per la gestione dei pagamenti scolastici a distanza, ha chiesto la scorsa settimana ai propri utenti un’opinione sulla scuola in tempi di pandemia, attraverso un sondaggio online.
Alle cinque domande della survey hanno risposto, in quattro giorni, 280 genitori con figli iscritti a tutti e tre i gradi scolastici: elementari (43,6% del totale), medie (21,7%) e superiori (32,8%).

 

 

Il dato più interessante emerso dall’indagine, è che oltre un quarto (27,2%) dei genitori giudica INSUFFICIENTI le misure di sicurezza adottate dalle scuole dei propri figli per prevenire i contagi (alle persone è stato chiesto di rispondere alla domanda: «Come valuti le azioni intraprese dalla scuola dei tuoi figli per contrastare la diffusione del virus all’interno dell’istituto?» indicando un valore compreso tra “1 – gravemente insufficienti” e “10 – perfettamente adeguate” e il 27,2% ha dato una valutazione minore o uguale a 5).

 

 

Anche chi si “fida” della propria scuola, però, ha scelto a volte di tutelarsi maggiormente dal rischio di contagio, adottando qualche precauzione aggiuntiva, oltre a quelle previste dalle norme.
Una buona parte dei genitori (39,9%) ha consigliato ad esempio ai propri figli di sanificarsi le mani più volte al giorno, anziché solo all’entrata e all’uscita dalla scuola come impongono i regolamenti.
La mascherina anche al posto, mentre si è seduti al banco, è invece stata prescritta da una famiglia su 5 (19,9%), mentre solo il 17,4% del totale ha chiesto ai figli di evitare i mezzi pubblici e recarsi a scuola a piedi, o comunque con mezzi di trasporto alternativi (es: bici, monopattino, ecc.).

Va detto a questo proposito che la questione dell’affollamento del trasporto pubblico locale interessa con ogni probabilità esclusivamente chi ha figli che frequentano le scuole superiori o le medie. Lo dimostra il fatto che la percentuale di chi ritiene che sia meglio evitare bus, tram e metropolitane, sale al 26% tra i genitori di ragazzi iscritti alla scuola secondaria.

 

 

Al di là delle strategie individuali, comunque, la maggior parte dei genitori ha la sensazione che l’inizio della scuola abbia comportato, per la propria famiglia, un aumento significativo del rischio di contrarre il covid. Solo il 21,4% dei rispondenti pensa che la ripresa scolastica non abbia fatto crescere i pericoli di contagio, mentre il 43,2% pensa che il rischio sia aumentato significativamente (valuta l’aumento del rischio 4 o più, su una scala da 1 a 5).

 

 

Nonostante ciò, comunque, più della metà (57,6%) dei genitori, ritiene che sia stato giusto iniziare l’anno scolastico in presenza e solo il 18,2% avrebbe preferito ricominciare esclusivamente con la didattica a distanza.

La parte restante, 17,9%, avrebbe optato per una soluzione salomonica, con forme miste di didattica a distanza e lezioni in presenza, mentre si contano sulle dita delle mani (2,5%) i genitori che avrebbero preferito non iniziare del tutto, in attesa di vedere come evolveva la pandemia.

 

 

Massima cautela anche per gli incontri scuola-famiglia (es: consigli di classe e colloqui con gli insegnanti), che coinvolgono in prima persona proprio i genitori.
Il 54,6% di chi ha risposto alla survey spera che le riunioni con “i prof” o i maestri, si svolgano in videoconferenza o al telefono. Solo un terzo (32,9%) sembra essere più tradizionalista e vorrebbe mantenere l’incontro in presenza, ovviamente con le necessarie precauzioni (mascherina, distanziamento, ecc.).

Ma c’è anche chi, (ca. il 10%) pensa che i contatti con il corpo docente potrebbero essere tranquillamente mantenuti “per corrispondenza” tramite le app scolastiche, la chat o l’email e comunque solo in caso di necessità.

 

Il sondaggio è stato realizzato dal team Data Research di ScuolaPay, l’app gratuita che consente ai genitori di gestire tutti i pagamenti per la scuola dei figli (iscrizioni, contributi, collette, ecc.) tramite il cellulare in maniera semplice e rapida, senza l’impiego di contante e mantenendo il distanziamento sociale.

La survey è parte del programma di rilevazione periodica delle opinioni degli utenti, finalizzata al miglioramento costante delle funzioni di ScuolaPay, (che è stata lanciata ad agosto 2020 dalla scaleup GrowishPay, al termine di un percorso di ricerca e sviluppo durato oltre due anni).
Le domande della survey sono state somministrate agli utenti attraverso un sito web dedicato ai sondaggi online. Le risposte sono state raccolte in forma totalmente anonima. I dati sono disponibili, a richiesta, in forma aggregata. Al sondaggio hanno risposto 280 persone nel periodo compreso tra il 12 e il 15 di ottobre 2020.

Puoi visionare i risultati dello studio aggregati a questo link