Con l’arrivo della pandemia l’integrazione degli strumenti digitali scolastici nel metodo didattico è risultata fondamentale per permettere ai docenti di completare i programmi nonostante non fossero possibili le lezioni in presenza. Questo processo di digitalizzazione, però, era già in corso dato che anche nel mondo della scuola si avvertiva la necessità di integrare devices di supporto digitale all’insegnamento prima che con il Covid-19 fosse oggettivamente impossibile continuare a lavorare senza. Abbiamo richiesto il parere di alcuni docenti per provare a capire come questo processo di digitalizzazione, in parte anche forzata dal contesto pandemico, abbia agevolato lo svolgimento dei programmi e quali siano state invece le criticità emerse in relazione all’uso di questi strumenti.
Strumenti digitali scolastici durante la pandemia
Durante la pandemia, quasi ogni attività lavorativa ha dovuto confrontarsi con il fatto che la maggior parte del lavoro sarebbe stato svolto a distanza e che questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di tools digitali. La scuola più di tutti non ha fatto eccezioni da questo punto di vista e anche i docenti si son ritrovati a dover utilizzare strumenti digitali scolastici che risolvessero prima di tutto il problema dell’impossibilità momentanea della didattica in presenza, come ci fa notare Roberto R.:
“Zoom e Google Meet sono risultati essenziali per ciò che riguarda la comunicazione con gli studenti in Dad. In particolare, posso citare la centralità di Google Classroom e Google moduli che rispettivamente fungevano da classe virtuale e da strumento per erogare esercitazioni e verifiche”.
Gli strumenti digitali scolastici e il ritorno alla didattica in presenza
Come già accennato, il processo di digitalizzazione in ambito didattico si era già avviato quasi in automatico dal momento in cui le innovazioni tecnologiche tipiche del momento storico in cui viviamo sono prepotentemente diventate essenziali nella nostra vita di tutti i giorni. Con l’avvento della pandemia però, questo processo ha subito una rapida impennata e, una volta che il periodo maggiormente critico è terminato e si è potuti tornare alla didattica in presenza, molti docenti, come ci fa notare Alessia C., hanno scelto di non rinunciare ai benefici che gli strumenti digitali scolastici hanno portato con sé:
“Alcuni insegnanti tendenzialmente più didattistici sono tornati a metodologie tradizionali, con l’utilizzo del libro di testo come principale strumento.
C’è da dire però che molti continuano a sfruttare le potenzialità di quegli strumenti necessari in DAD e che ormai i ragazzi hanno imparato bene ad utilizzare. Mi riferisco principalmente agli strumenti offerti dalla piattaforma di Google. Google classroom per materiali e consegne, Google Drive per costruzione condivisa di prodotti, e così via”.
Strumenti digitali scolastici: le criticità
Come in ogni grande processo cambiamento, anche l’implementazione degli strumenti digitali scolastici ha fatto emergere criticità legate al contesto pandemico in cui venivano applicati durante il periodo di DAD, come ci scrive Alfio L.:
“Il contro, ovviamente, è il minore coinvolgimento degli studenti rispetto al contatto di persona e la difficoltà di articolare le lezioni con giochi e interazioni che richiedano comunicazioni simultanee tra gruppi di studenti. Nel complesso sono favorevole alla digitalizzazione della scuola (passo che credo fondamentale) e all’uso di strumenti digitali, se usati con coscienza e scelti con cura”.
In maniera altrettanto rilevante, l’uso di questi strumenti ha messo in luce altre problematiche, più strutturali ma a loro strettamente legate, come ci riporta Stefania T.:
“Ciò che purtroppo manca sono dei collegamenti Internet efficienti e veloci nelle scuole (spesso non è stato fattibile collegarsi proprio a causa della lentezza della connessione). Mi piacerebbe, inoltre, che venissero incentivati più corsi di formazione “informatici” nelle scuole”.
Gli strumenti digitali scolastici in futuro
Abbiamo compreso quindi che, come in ogni altro aspetto del nostro quotidiano, anche in ambito didattico, nonostante ci siano pareri discordanti sull’argomento, il supporto tecnologico è diventato parte integrante del lavoro. Al di là del dibattito però, è importante tenere a mente i motivi per cui utilizziamo gli strumenti digitali scolastici, come ci dice ancora Alessia C.:
“L’importante è non perdere di vista le finalità, gli obiettivi che ci poniamo: il digitale è solo un mezzo… Il fine è l’apprendimento”.
Quello che è certo è che l’utilizzo di questo tipo di strumenti non è destinato a scomparire, come conclude Antonia P.:
“Di sicuro ne rimarrà traccia, nel senso che nel prossimo futuro non si potrà tornare completamente indietro e quindi molti strumenti rimarranno ad affiancare la classica lezione, magari migliorando gli apprendimenti dei ragazzi”.
Abbiamo parlato di Competenze digitali e scuola in questo articolo
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