Già in diverse scuole sul suolo italiano, sono inserite nel piano dell’offerta formativa, delle attività per far avvicinare i bambini alla natura. Vediamo insieme alcune delle più interessanti e divertenti, valide per tutte le fasce d’età.

Maria Montessori, fin dai primi del ‘900, aveva osservato il contrasto esistente, tra la vita naturale e quella sociale dell’uomo civilizzato ed intuito il bisogno del bambino di vivere e conoscere la natura, cogliendone le infinite possibilità educative.

Spesso, purtroppo, sono proprio i genitori a limitare ciò, un po’ per pigrizia o mancanza di tempo e un po’ per timore che si sporchino, che possa succedergli qualcosa. Ovviamente è sbagliato: dobbiamo, invece, provare a far avvicinare i bambini alla natura. Ma come? Ecco 4 attività che vi suggeriamo, per risvegliare il profondo legame, che esiste tra i bambini e la natura.

1. Escursione in ambiente naturale

La prima e migliore occasione, per far avvicinare i bambini alla natura, è immergersi completamente in essa. Per i genitori e insegnanti non esperti di escursioni e gite, si può consultare il sito del CAI (Club Alpino Italiano), nel quale sono raccolti diversi consigli di escursioni in ambiente naturali, ordinate per difficoltà.

In alternativa, si può scaricare un’app di escursionismo o un’app per calcolare percorsi in natura. In queste app si trovano spesso dei consigli di altri escursionisti esperti, ma anche di famiglie con bambini. 

In alternativa, lo stesso sito del CAI offre delle guide escursionistiche, prenotabili direttamente dalla scuola. Così, i bambini cammineranno in tutta tranquillità, con un professionista della montagna, e l’insegnante o il genitore potrà dedicarsi agli aspetti più pedagogici.

2. Avvicinare i bambini alla natura con l’Orto didattico

Diverse scuole in territorio italiano aderiscono a dei progetti di orto didattico. Specialmente per le scuole dell’infanzia e per le scuole primarie, la coltivazione di un fazzoletto di terra è estremamente educativa: dalla semina alla crescita, il bambino vivrà come un gioco, l’emozione della prima fogliolina, che spunta dal terreno.

Realizzare un orto didattico, a scuola o a casa propria, non è difficile. Basta avere un piccolo spazio nel giardino, da poter utilizzare, oppure dei grandi contenitori, per dare il via ad un’esperienza tutta naturale.
Tutte le attività che ne seguono, dal vangare il terreno, alla semina delle piantine scelte, sporcandosi le mani, fino al veder crescere la vita, fanno parte di un’esperienza emozionante, utilissima per avvicinare i bambini alla natura.

Ecco da dove partire:

  1. Procuratevi gli attrezzi del mestiere: una vanga, una zappa, un rastrello, una piccola pala e guanti da giardinaggio, vasi, terriccio e annaffiatoio;
  2. Trovate la giusta collocazione all’orto: basta un piccolo spazio;
  3. Scegliete le piantine e i semi giusti, in base allo spazio disponibile, al clima e all’esposizione solare, dopodichè iniziate a seminare
  4. Prendetevi cura dell’orto, senza mai dimenticare di innaffiare il terreno e di estirpare le erbacce;
  5. Organizzate un piccolo concorso a premi per le piantine/verdure più belle che nasceranno! In questo modo spronerete i bambini a dare il massimo.

3. Fattoria didattica: natura, animali e attività

Le fattorie didattiche sono aziende agricole, che mettono a disposizione i propri spazi a gruppi scolastici e famiglie consumatori, per far conoscere loro le attività, che si svolgono in una normale fattoria, dalla cura dell’orto, a come si allevano gli animali e molto altro.

La maggior parte dei bambini, soprattutto quelli di città, difficilmente hanno mai visto dal vivo un agnello, una gallina e i suoi pulcini, gli asinelli e così via. Un’esperienza come questa, permette loro di “toccare con mano” e conoscere davvero quegli animali, visti prima solamente in televisione o nei libri, oltre ad apprendere quanto sia importante il rispetto per l’ambiente.
In questo luogo di pedagogia, tutti, ma in particolare i bambini, possono imparare a convivere nel rispetto degli animali, del prossimo e a conoscere i ritmi della natura, la biodiversità e l’ecosostenibilità: temi più importanti che mai, in questo periodo.

Sempre molte più scuole e famiglie organizzano gite di questo tipo, tanto che, per soddisfare la richiesta, molti agriturismi stanno incrementando le loro offerte, trasformandosi da agriturismo a fattoria didattica.
Scegliere di vivere quest’esperienza, sarà indimenticabile non solo per i bambini, ma anche per gli adulti.

4. Raccogliere la frutta “all you can pick”

Quando si parla di far raccogliere la frutta ai bambini, non si intende trasformarli in dei piccoli baroni rampanti. Arrampicarsi sugli alberi sarebbe un’attività abbastanza pericolosa, soprattutto se svolta dalla scuola con un certo numero di bambini. Però ricordiamoci che non tutta la frutta cresce in alto!

Esistono, sul suolo italiano, diverse aziende agricole, che offrono una formula all you can pick di fragole, o di ciliegie a pianta bassa, o di pesche: si paga una quota fissa, si entra nel campo, si raccoglie e si mangia quanto si vuole. Un’altra formula è: si entra, si raccoglie, all’uscita si pesa la frutta che si è raccolta e si paga di conseguenza.

Questo è un ottimo modo, per avvicinare i bambini alla natura. Ciò gli permette di comprendere il ciclo del cibo, la fatica del lavoro nei campi e il lavoro costante della natura. In questo genere di aziende, i bambini sono estremamente divertiti, e sorprendentemente rispettosi delle piante da cui raccolgono. È possibile organizzare quest’attività con la classe o anche autonomamente, tra famiglie.

Sguinzagliate i bambini; assecondateli; essi corrono fuori
Lasciateli correre fuori quando piove, si levano le scarpe quando trovano pozze d’acqua, e quando l’erba dei prati è umida di brina, ricorrono ai loro piedini nudi per calpestarla: riposano pacificamente quando l’albero li invita ad addormentarsi alla sua ombra.

Maria Montessori 

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