Il teatro pedagogico nelle scuole sta assumendo sempre più valore nello sviluppo dell’emotività del bambino. La pratica del teatro è, infatti, un’attività formativa fondamentale poiché tende ad educare i ragazzi alla comunicazione, alla condivisione, alla riflessione e alla socializzazione.
Fare teatro per capire la realtà
Il teatro porta, per sua natura, a circoscrivere una porzione di realtà, riflettendo e analizzando tutti gli aspetti di un determinato racconto. Questa peculiarità di poter riflettere su ambiti specifici, lontani dal vissuto quotidiano dei ragazzi, sulla propria realtà ed emotività rendono lo strumento del teatro pedagogico un metodo polivalente e ad allo stesso modo efficace per portare i ragazzi a sviluppare l’analisi ed il pensiero laterale. Scindere il proprio vissuto dal racconto aiuterà i ragazzi a sviluppare il pensiero critico e la capacità di analisi in differenti contesti e situazioni.
Teatro nell’antichità
Si sostiene spesso che il teatro sia derivato da riti e cerimonie iniziatiche che avevano il compito di accompagnare i ragazzi nell’età adulta. In qualche modo, quindi, il teatro ha sempre avuto a che fare con le relazioni fra generazioni e con l’educazione sia a livello individuale che collettivo.
Il teatro pedagogico riesce, infatti, ad avere uno scopo formativo proprio per quel che riguarda la formazione del sé. Interagendo con storie verosimili o fantastiche gli alunni riescono ad analizzare in modo diverso i contesti e formulare analisi, ipotesi e rielaborazioni che non sarebbero semplici nella vita reale. Il teatro pedagogico è quindi una palestra, un allenamento ad analizzare le situazioni sotto diverse prospettive, per trovare la propria interpretazione e la propria chiave di lettura.
Il confronto con gli altri
Il teatro pedagogico ha un grande valore di coesione con gli altri. Simulare la storia di qualcun altro libera spesso dalla timidezza ed ha un enorme beneficio sul senso di inibizione. Con le pratiche teatrali è inoltre possibile favorire il superamento dei problemi che normalmente accompagnano la crescita come il cattivo rapporto con il corpo in mutamento e l’eccessiva aggressività.
Il teatro pedagogico, inoltre, stimola le diverse forme di apprendimento, potenziando ed indirizzando energie creative ed alimentando al contempo il gusto estetico e artistico dei ragazzi.
La pratica del teatro pedagogico merita quindi di essere considerata un momento didattico importante essendo un facilitatore dei rapporti interpersonali dei ragazzi con i loro coetanei e con il mondo adulto.
Teatro pedagogico ed espressività
Durante i momenti canonici di apprendimento ossia nella routine di materie canoniche della scuola l’espressività dei ragazzi non viene valorizzata. Di fatto, anche durante le interrogazioni si predilige uno stile piatto che non cambia al variare delle materie e che poco evidenzia e aiuta i ragazzi a trovare un loro modo di raccontare. La parola è in questo caso svuotata di tutte le sue caratteristiche ed i ragazzi perdono di vista il valore reale delle parole e di quello che imparano. Spesso i nostri ragazzi studiano a memoria senza dare valore ai concetti e a quel che dicono , ripetendo come filastrocche i concetti che gli viene richiesto di imparare.
Il valore del teatro pedagogico è in questo caso e ancora una volta fondamentale come strumento per poter effettivamente educare a parlare con consapevolezza, convinzione ed espressione, anche e soprattutto fuori della scena teatrale.
ScenikaLab
Importante in questo contesto il lavoro di ScenikaLab, un’associazione che mira ad espandere la conoscenza e sviluppare il miglioramento personale ed interpersonale attraverso il teatro. ScenikaLab non si occupa di semplice “teatro” ma di teatro unito a strumenti pedagogici in grado di favorire la crescita personale e professionale. Il progetto, portato avanti da professionisti con competenze differenti e al tempo stesso complementari, che amano creare e diffondere valore, è fra i progetti di teatro pedagogico più interessanti del nostro paese.
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