I ragazzi di oggi rappresentato la generazione più immersa nel digitale, di sempre. Per questo motivo, la Scuola dovrebbe diventare una vera e propria bussola nel mare di informazioni, contro le fake news e il cyberbullismo. Oggi parliamo di Educazione Civica Digitale.

La scuola non può lasciare soli studenti, docenti e famiglie con l’enorme rivoluzione digitale che sta cambiando il mondo. Le nuove tecnologie hanno un’enorme fluidità ed immediatezza, ma spesso non sappiamo riconoscere e comprendere la veridicità delle notizie che riceviamo in continuazione. Non conosciamo la vera potenza dei mezzi digitali che abbiamo a disposizione, portandoci ad un utilizzo improprio, limitato, semplicistico dei suddetti mezzi.

Educazione Civica Digitale: cos’è

Per educazione civica digitale non si intende una mero adattamento dell’educazione civica tradizionale, al digitale.
Per educazione civica digitale intendiamo piuttosto una nuova dimensione che aggiorna ed integra l’educazione civica,
un nuovo modo di interazione tra stato e cittadino, dove quest’ultimo diventa, sempre più, parte attiva della vita democratica del paese.

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L’educazione civica digitale vuole consolidare il ruolo della scuola, nella formazione dei giovani, accompagnandoli verso la maggiore consapevolezza dei mezzi a disposizione.

Educazione Civica Digitale: Generazioni Connesse

Il Ministero dell’Istruzione ha creato Generazioni Connesse, una piattaforma online sull’educazione civica digitale.
Il progetto,
co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Connecting Europe Facility” (CEF), promuove strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani, promuovendone un uso positivo e consapevole.

L’obiettivo primario è di fornire materiali, spunti e contenuti sia per docenti che studenti, dando il via ad un vero e proprio percorso formativo che possa fornire ai futuri adulti del domani una formazione digitale adeguata ed esaustiva.

Allo stesso tempo, Generazioni Connesse è un aiuto concreto per i docenti meno digitalizzati, fornendo loro strumenti, che possano aiutarli ad appianare il gap generazionale digitale.

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Due parole chiave: spirito critico e responsabilità

Sono due le parole chiave dell’educazione civica digitale.

  1. La prima è lo spirito critico, fondamentale per donare maggiore consapevolezza sia agli studenti che ai docenti e alle famiglie. Oltre la tecnologia, c’è un mondo di implicazioni culturali, sociali ed etiche di rilievo: solo grazie attraverso lo spirito critico si può scegliere quali obiettivi sostenibili perseguire.
    Lo spirito critico crea riflessione, momenti di scambio e di crescita personale: alimentarlo e sostenerlo è fondamentale.
  2. La seconda parola è la responsabilità. La responsabilità nella fruizione delle informazioni, ma anche la maggiore consapevolezza dei mezzi che si utilizzano e del loro effetto sugli altri.

La scuola contro fake news, haters e cyber bullismo

Attraverso i social e la rete, vengono veicolate un’infinità di bufale e fake news che, di fatto, vanno a influenzare la coscienza civica dei giovani. La lotta ai fenomeni come le fake news o il cyberbullismo tocca tutti da vicino. Per combattere la prolificazione di notizie false e profili di bulli online è fondamentale fornire consapevolezza, responsabilità e spirito critico ai ragazzi.

Il progetto di Educazione Civica Digitale cerca di raggiungere il maggior numero di ragazzi tra i 13 e i 18 anni, che sono le persone potenzialmente più esposte ai pericoli della rete. Lo scopo è quello di accompagnare i giovani alla cosiddetta cittadinanza digitale, per renderli dei fruitori critici e attivi nel sistema di informazione digitale.

Infatti, i giovani devono imparare a riconoscere, smascherare e proteggersi così, anche dagli haters e dal cyberbullismo, che troppo spesso nasce proprio tra gli adolescenti o i preadolescenti stessi.
L’educazione civica digitale è un grosso passo avanti per l’istruzione, che cerca di appianare sempre di più il gap generazionale, la staticità delle istituzioni e la velocità dell’evoluzione digitale in atto.

Solo grazie al sostegno della scuola e la cooperazione di tutti si formerà il cittadino di domani, non più una parte passiva, ma bensì attiva, attenta e critica verso il mondo che lo circonda. Non un passo indietro al cambiamento digitale, ma alla stessa velocità, per seguire il progresso digitale e farlo proprio.

 

Foto copertina di Julia M Cameron da Pexels