Famiglia e Scuola perseguono obiettivi comuni: lo sviluppo e la crescita educativa e formativa del bambino, che diventerà un adulto consapevole, capace di operare nel domani. Affinché ciò avvenga, il percorso formativo dello studente deve includere la presenza di questi insostituibili pilastri istituzionali. Ecco che si parla di Inclusione scolastica.

Da sempre, la Famiglia e la Scuola sono le Istituzioni deputate alla crescita dei ragazzi, che dovranno diventare i cittadini del domani. Da un lato, le famiglie, partendo dalla comprensione dei bisogni dei figli, si impegnano a rappresentare un punto di riferimento, sostenendo lo sviluppo affettivo dei ragazzi, senza tralasciare quello educativo e sociale.
La Scuola, dal canto suo, è l’agenzia educativa e culturale per eccellenza, poiché uno dei suoi obiettivi principali è la formazione intellettuale, finalizzata ad avviare lo studente verso una progressione specifica.

Famiglia e Scuola perseguono obiettivi comuni

Dunque, Famiglia e Scuola perseguono obiettivi comuni: lo sviluppo e la crescita educativa e formativa del bambino, che diventerà un adulto consapevole, capace di operare le scelte più consone alle sue aspirazioni. Affinché ciò avvenga, il percorso formativo dello studente deve includere la presenza di questi insostituibili pilastri istituzionali.
Dall’emanazione dei Decreti Delegati del 1974, definiti dal punto di vista normativo con i D.P.R. 416, 417, e 420, era stata introdotta la partecipazione democratica dei genitori, alla vita della Scuola. Molti passi avanti sono stati fatti da allora ad oggi e, sempre maggiormente, Famiglie e Associazioni operanti sul territorio sono state coinvolte dalla Scuola, nel processo educativo degli studenti.

Si pensi alla possibilità di organizzare eventi come rappresentazioni teatrali, oppure allo svolgimento di azioni sul territorio, ad esempio le opere di pulizia di un’area verde, o ancora l’adozione di un monumento. Queste opportunità possono far sì, che gli studenti si sentano sempre più inclusi, nella realtà in cui vivono.
Una realtà, che non è rappresentata soltanto dalla Scuola, con le sue discipline e il suo orario, ma che va concretizzandosi nella partecipazione attiva alla vita della loro città o, più in generale, della loro comunità. Come? Arricchendo la loro formazione, non soltanto attraverso i contenuti delle discipline, ma anche attraverso la contestualizzazione degli stessi, nel mondo che li circonda.

Come attuare l’Inclusione scolastica

Per attuare tale inclusione, si rende necessaria una stretta collaborazione tra Scuola, Famiglia, Enti, Associazioni.

– La Scuola rende visibile alla Famiglia i suoi indirizzi didattici, le sue specificità, le attività svolte, non solo strettamente didattiche e curricolari bensì anche quelle integrative ed extracurricolari, come il potenziamento, il recupero e l’integrazione. A tal proposito, c’è da rilevare che oggi le scuole, attraverso i loro siti web, possono fornire tutte le informazioni alle Famiglie.
Inoltre, i registri elettronici, ormai adottati in tutti gli istituti scolastici, consentono, attraverso password individuali fornite ai genitori, di visualizzare tutto l’andamento didattico e formativo dei propri figli, unitamente alle valutazioni ed al proseguimento delle attività didattiche previste dal PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa).

– I Consigli di Classe, che prevedono anche la presenza dei genitori, costituiscono altresì, una ulteriore possibilità di rendersi consapevoli dell’andamento generale (educativo, disciplinare, etc.) della classe di cui il proprio figlio fa parte.

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Anche i Consigli di Circolo (Scuola dell’Infanzia) e di Istituto (Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado), sono organi collegiali molto utili ai fini della gestione e trasparenza amministrativa delle Scuole, formati da docenti, studenti, geni-tori, e dal personale non docente.

Come si può ben comprendere, l’inclusione degli studenti è un percorso complesso che, pur partendo dalle Famiglie, deve essere coordinato dalle Scuole e da tutte le Agenzie formative presenti nel territorio. Solo operando in una visione di confronto e collaborazione e perseguendo quindi obiettivi comuni, ciascuna di queste componenti potrà offrire agli Studenti la possibilità di sentirsi una parte del tutto, in un’ottica globale in cui ognuno contribuisce all’arricchimento dell’altro, fermi restando i ruoli specifici di ciascuno.

Vediamo alcuni esempi di inclusione scolastica

Ribadendo l’importanza dell’impegno, fondamentale, di tutte le componenti della comunità scolastica, le quali concorrono ad assicurare il successo formativo di tutti gli studenti, compresi gli alunni con disabilità o che manifestano situazioni particolari come SDA (Disturbi Specifici dell’Apprendi-mento) e BES (Bisogni Educativi Speciali), si dovranno creare momenti stimolanti di aggregazione.

Per questo, sarà opportuno intraprendere percorsi legati al potenziamento delle autonomie personali, sociali, dell’autostima e della fiducia in sé, allo scopo di acquisire competenze specifiche. La finalità principale sarà quella di perseguire il miglioramento dell’Offerta Formativa e della qualità dell’azione didattico-educativa, cercando di valorizzare le differenze e favorendo l’inserimento degli alunni, all’interno della realtà scolastica.

Per il conseguimento di tali obiettivi, potrebbero essere attivati vedendo film in classe, attivando laboratori artistico-creativi, o ancora musicali e ludici. Il D.Lgs. 66/2017 enuncia le norme per la promozione dell’Inclusione scolastica, per far fronte ai differenti bisogni educativi degli alunni, e per la realizzazione dello sviluppo delle potenzialità di ciascuno, attraverso strategie educative e didattiche.

Patto di Corresponsabilità educativa

Le modifiche apportate dal D.Lgs 96/2019 puntano, inoltre, al successo formativo dello studente, sempre più al centro dell’azione didattica, sottolineando in modo particolare l’importanza del coinvolgimento delle famiglie e dell’intera comunità, introducendo il concetto di “corresponsabilità” nel progetto educativo e formativo dell’alunno.
A tale scopo la Scuola redige il Patto di Corresponsabilità educativa, contenente le norme che regolano i ruoli delle componenti educative, facendolo sottoscrivere alle famiglie.

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Partendo dai bisogni dell’alunno, si potrà strutturare un percorso educativo, in cui, tutti gli attori del processo di apprendimento, perseguiranno obiettivi specifici:

  • Coinvolgimento emotivo, per stimolare l’interesse e la partecipazione;
  • Informazione attraverso breve lezione frontale, per fa conoscere l’argomento oggetto di studio;
  • Spazio alla creatività e alla libera espressione;
  • Uso delle nuove tecnologie, quali LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) e altri smart devices;
  • Discussione del lavoro svolto e relativa valutazione;
  • Costituzione di gruppi nelle classi, per favorire l’ambito relazionale ed abituare i ragazzi a stabilire ruoli e regole.

 

Infine, in questi ultimi anni il concetto di “Scuola Inclusiva”, per tutti gli alunni, si sta diffondendo sempre di più e la grande sfida della Scuola è quella di garantire a tutti gli alunni, una didattica capace di valorizzare le differenze ed i punti di forza di ogni singolo componente del gruppo classe. Si avverte, più che mai, la necessità di realizzare percorsi condivisi tra alunni, genitori e docenti, favorendo l’apprendimento collaborativo, promuovendo l’integrazione dei saperi, il dialogo e il confronto, in una visione di costruzione di alleanze concrete e significative. Lo star bene a Scuola sarà la condizione ottimale, per migliorare la qualità delle relazioni e l’apprendimento attivo.

 

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