Quando parliamo di ScuolaPay, spesso l’obiezione è che ci sia ancora molta diffidenza da parte degli italiani nell’utilizzo dello smartphone per i pagamenti.
In realtà, la recente ricerca “EFinance” effettuata da Nielsen evidenzia esattamente il contrario.
Secondo il report, infatti, sono ben 13,7 milioni gli italiani che, a giugno 2019, gestiscono il loro denaro tramite smartphone (app bancarie e di servizi fintech). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il loro numero è cresciuto del 31%.
Secondo quanto emerge dalla ricerca Nielsen, le persone che hanno utilizzato almeno una applicazione di servizi fintech sono 10,2 milioni. Di questi, 4,3 milioni ha utilizzato il proprio smartphone per pagare in punti vendita (bar, ristoranti, negozi). A effettuare smart payment sono principalmente uomini (56%) di età compresa tra i 18 e i 34 anni (59%), fascia di età di età che si avvicina molto a quella dei genitori delle scuole di infanzia e primarie.
Gli italiani iniziano ad avere una certa dimestichezza con gli strumenti bancari digitali e questo è confermato dal fatto che il 35% di essi si dice molto o abbastanza propenso ad avviare un rapporto con una banca che abbia come punto di riferimento esclusivamente mobile.
Inoltre, se proprio qualcuno nella classe fosse veramente resistente ad utilizzare ScuolaPay per raccogliere denaro per un’attività scolastica o per pagare una gita, si può sempre incassare il denaro con modalità tradizionale (contanti, bonifico, ecc.) e registrarlo manualmente nella raccolta o cassa comune