Per intelligenza emotiva intendiamo la capacità di riconoscere ed elaborare in modo consapevole le proprie emozioni e quelle degli altri. Come svilupparla? Iniziando dalla scuola.

Perché è importante sviluppare l'intelligenza emotiva

Gli studiosi P. Salovey e J.D. Mayer, che ne hanno introdotto il concetto, definiscono l’intelligenza emotiva come «La capacità di controllare i nostri sentimenti e le emozioni, differenziarle e utilizzare queste informazioni per veicolare i nostri pensieri e le nostre azioni».

Questo principio è stato applicato negli ultimi anni soprattutto in ambito lavorativo dove diversi studi hanno dimostrato che maggiore è la responsabilità del ruolo che si ricopre più sarà necessario disporre di un buon livello di intelligenza emotiva per gestire i rapporti di team in modo funzionale e disinnescare i conflitti.

Distinguere intelligenza emotiva e personalità

Lo stesso J.D. Mayer ci ha tenuto a sottolineare la differenza tra il concetto di intelligenza emotiva e quello dei tratti personali che contraddistinguono ogni individuo, evidenziando che molto spesso si tende a far confusione tra questi due aspetti. Ad esempio, una persona tendenzialmente calma può avere un livello di intelligenza emotiva più o meno sviluppato rispetto a qualcuno che di solito è più impulsivo.

Il modello delle competenze di Goleman

Secondo lo psicologo statunitense Daniel Goleman esistono delle specifiche aree associate a quelle che lui definisce competenze emotive, che altro non sono che le capacità che un individuo può sviluppare per relazionarsi in modo costruttivo con sé stesso e con gli altri.

Queste aree sono:

Autoconsapevolezza: ovvero la capacità di comprendere le emozioni e riconoscere i nostri punti di forza e debolezza.

Autocontrollo: il modo in cui vengono gestite le emozioni e di conseguenza migliorati i propri rapporti con gli altri.

Motivazione: quanto facilmente si riescono a riconoscere i pensieri negativi e l’abilità trasformarli in input positivi per raggiungere i propri obiettivi.

Consapevolezza sociale: la capacità di collaborare con gli altri per raggiungere un obiettivo comune

Empatia: l’attitudine a immedesimarsi nello stato d’animo altrui e a percepirne e comprenderne le emozioni.

Sviluppare l'intelligenza emotiva partendo dalla scuola

Naturalmente la scuola ricopre un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza emotiva, motivo per cui negli ultimi anni sono state introdotte sempre più attività con l’obiettivo di alimentare la connessione dell’alunno con le proprie emozioni. L’obiettivo è incentivare la cooperazione con gli altri in contrasto con l’idea che sia necessario competere per migliorare. A questo proposito, attività come le discussioni in classe, la scrittura creativa o il disegno, si è riscontrato che migliorino sensibilmente il rapporto dell’alunno con sé stesso e con i propri compagni.

L'intelligenza emotiva può migliorare la giornata

Aiutare i ragazzi a sviluppare un buon grado di intelligenza emotiva porta con sé anche una serie di benefici nel loro quotidiano. I ritmi frenetici di una società come quella in cui viviamo rischiano di rendere difficile la comprensione e il dialogo tra i ragazzi e i loro adulti di riferimento. Questi vantaggi possono essere evidenziati in ambito famigliare, in quanto l’alunno sarà più propenso ad avere un rapporto emotivamente sincero con i genitori; o in ambito scolastico, migliorandone il rendimento, l’autostima e di conseguenza il rapporto con i compagni e gli insegnanti.

 

Un modo per aiutare i ragazzi a sviluppare una intelligenza emotiva è quella di proporgli attività che li aiutano a ragionare in maniera guidata sul loro rapporto con sé stessi e con gli altri, come ad esempio il teatro pedagogico. Ne abbiamo parlato in questo articolo. 

 

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