In relazione alle norme per beneficiare dei bonus fiscali ai fini Irpef (detrazione ex articolo 15 del Tuir, Dpr 917/1986, e agevolazioni previste in altre disposizioni normative) il comma 679 dell’articolo 1 della legge 160/2019, di Bilancio per il 2020, stabilisce che l’onere debba essere sostenuto con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del Dlgs 241/1997.

Oltre ai più diffusi metodi di pagamento diversi dal contante, come le carte di debito, di credito e prepagate, nonché gli assegni bancari e circolari, si aggiunge quindi alla lista dei sistemi di pagamento agevolati anche Le app di pagamento come la nostra ScuolaPay.

Questa tipologia di servizi è infatti considerata come una forma di pagamento “trasparente” che assicura la possibilità di identificare il destinatario del versamento.

L’app ScuolaPay funziona infatti tramite smartphone: attraverso l’inserimento di codice Iban e numero di cellulare, come ormai sappiamo, permette all’utente di effettuare transazioni di denaro senza carta di credito o di debito e senza la necessità di possedere un dispositivo dotato di tecnologia Nfc.

Grazie alla ricevuta del pagamento – erogata da ScuolaPay come dalla maggior parte dei servizi fintech – Il contribuente chiamato da parte dell’agenzia delle Entrate a dimostrare la transazione potrà fornire infatti ricevute elettroniche (via email), Pdf stampati, sms e ricevute in app per i pagamenti effettuati via smartphone.

Ringraziamo Giuseppe Merlino de Il sole 24 Ore per aver fugato i dubbi dei molti italiani che ora, sicuri del rimborso, inizieranno ad utilizzare sempre più spesso i sistemi di pagamento diversi dal contante, tra cui le ormai sempre più diffuse app di pagamento come ScuolaPay!

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