Come offrire prodotti in cambio di donazioni per la scuola: alcuni consigli dal team ScuolaPay

Sono frequenti le attività di raccolta di fondi per sostenere le finalità di Comitati Genitori o di sostegno delle attività scolastica (tipo borse di studio, attività didattiche, acquisto di prodotti didattici, ecc.).
Una delle modalità più utilizzate è la raccolta fondi generata dal ricavato della vendita di prodotti (es. vendita di Panettoni, uova o colombe di Pasqua, fiori, ecc.)

Dubbi in materia legale sulle raccolte fondi scolastiche

Spesso riceviamo richieste da parte di Comitati Genitori, per comprendere quali sono gli adempimenti per effettuare raccolte fondi, a fronte di vendita di prodotti.

Siamo tutti consapevoli, che viviamo in una nazione, con normative complesse, quindi, occorrerebbe analizzare ogni specifico caso, tipologia di prodotti, se alimentari o no, modalità di vendita (fisica o online) e molto altro.

Il nostro consiglio è usare il buon senso. Dalla nostra esperienza, nessuna autorità interviene in raccolte fondi a scopo benefico rivolta a sostenere le attività scolastiche, se organizzate con cura, secondo principi etici e con la “diligenza del buon padre di famiglia”.

Donazioni e raccolte fondi: alcuni consigli

Ovviamente deve essere chiaro e trasparente che l’attività non è a scopo di lucro e quindi ecco alcuni consigli di “buon senso”:

  1. Specificare chiaramente la finalità della raccolta fondi, evidenziando quali sono i progetti su cui il Comitato ha deliberato di intervenire tramite l’attività.
  2. Inserire il prezzo del prodotto, non come “prezzo fisso”, ma come “offerta minima richiesta” in quanto deve essere preservato la finalità di donazione e non di vendita.
  3. Permettere all’utente di contribuire con donazione superiore, rispetto alla somma dei prezzi, o meglio alla somma delle “offerte minime”, dei prodotti, in modo di preservare la finalità di donazione e non di vendita.
  4. Se l’attività di raccolta fondi avviene online, evitare di scrivere “acquista”, ma preferire “ordina” oppure “dona” o simili.

Con un po’ di attenzione e rispettando i punti appena citati, offrire prodotti in cambio di donazioni per la scuola può risultare semplice, senza comportare rischi per gli organizzatori.

Sei interessato anche tu a raccogliere donazioni per la tua scuola, in cambio di prodotti, ma non sai come avviare il progetto? Affidati al nostro servizio ScuolaPay Store!

Foto copertina di Max Fischer da Pexels

Redazione ScuolaPay

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