Il dibattito relativo ai pro e contro dell’ homeschooling interessa ormai tutti quei genitori che dalla pandemia in poi si stanno interrogando sul ruolo della scuola e dell’educazione. L’analisi dei pro e dei contro dell’educazione parentale è diventato sempre più un argomento al centro del dibattito del nostro Paese. In Italia, infatti, non è la scuola ad essere obbligatoria bensì l’istruzione.
Gli attuali avvenimenti legati alla pandemia hanno portato molti genitori a valutare la pratica dell’ homeschooling nell’ottica di fornire ai propri figli una educazione ed allo stesso tempo proteggerli.
Innanzitutto è da sottolineare che anche l’educazione parentale prevede un esame annuale di verifica delle competenze raggiunte ed allo stesso tempo questo tipo di verifica delle conoscenze consente anche nella nostra penisola il fenomeno dell’homeschooling.
Secondo l’Associazione Istruzione Familiare, tale metodo dall’inizio della pandemia ha triplicato le adesioni eppure il dibattito sui pro e contro dell’homeschooling è ancora aperto.
Nel valutare la pratica dell’ homeschooling si deve partire innanzitutto dall’analisi concreta delle disponibilità di tempo dei genitori. L’educazione dei ragazzi necessita infatti di un impegno costante ed è necessario che almeno uno dei due genitori abbia una grande disponibilità di tempo, il che non è poi così comune nelle famiglie moderne.
In secondo luogo, l’insegnante è un professionista dell’educazione che dedica tutto il proprio tempo a capire come far esprimere il carattere di diversi bambini che interagiscono tra di loro. Questa abilità richiede una specifica riflessione, tempo ed esperienza, tutte competenze non così immediate da formare.
Sicuramente uno dei vantaggi dell’andare a scuola per i ragazzi è quello di modificare le proprie figure educative di riferimento. Questa dinamica per i bambini è un fattore estremamente positivo perché fa percepire ai bambini e ai ragazzi la pluralità del sistema di valori all’interno del quale siamo calati. Una pluralità che viene meno nell’apprendimento parentale.
Ulteriore aspetto negativo dell’homeschooling è l’assenza di coetanei: spesso questi sono un forte motore per l’apprendimento, per l’auto miglioramento e per lo sviluppo di competenze sociali, che il solo confronto con adulti non può dare a un bambino. Tale limitazione dell’homeschooling può essere ovviata creando delle micro-classi anche in contesti di educazione parentale.
Il principale vantaggio dell’ homeschooling riguarda soprattutto la possibilità di vincolare i propri figli a informazioni precedentemente selezionate. Un bambino in homeschooling vive un contesto totalmente controllato dalla famiglia, quindi qualsiasi elemento rientri nel suo apprendimento è stato vagliato e selezionato dai genitori.
Questo aspetto fa sì che l’homeschooling ben si adegui a chi vuole impartire un’educazione alternativa a quella della scuola ufficiale.
Inoltre, in molti contesti periferici, ad esempio in molti ambienti montani, recarsi a scuola richiede un grande investimento di tempo e risorse, che le famiglie non vogliono o non possono affrontare.
In tal caso l’homeschooling diventa l’alternativa a diverse ore di autobus, treno o automobile.
Nel vagliare la possibilità per i propri figli dell’ Homeschooling , va sicuramente fatta una riflessione sul valore della scuola come istituzione e momento fondamentale nella vita del bambino. Va infatti ricordato che la scuola non ha solo la funzione di far fiorire le competenze ma soprattutto quella di formare i bambini rendendoli delle persone felici e integrate nella società in cui vivono. In questo caso la scuola pubblica offre più opportunità di confronto al bambino. La scuola è anche un’importante palestra di cittadinanza attiva e un’occasione per creare quel sentire comune e quella condivisione di valori civici che costituiscono il senso di appartenenza a una comunità.
Allo stesso modo è inevitabile riflettere su quanto l’educazione parentale ricopra oggi un ruolo essenziale nello sviluppo del bambino ed è impossibile non notare quanto nella situazione odierna la visione del mondo, delle regole e della condivisione abbia il suo nucleo principale proprio fra le mura domestiche.
Immagine di copertina da Pexels.
Abbiamo capito dall’articolo che una delle funzioni principali della scuola è quella di educare alla condivisione. Se non avete ancora preso una posizione e vi trovate al centro del dibattito: “Homeschooling pro e contro” potrete trovare maggiori informazioni nel nostro articolo dedicato proprio a questo aspetto della crescita.
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