La natura ha sempre rivestito un ruolo fondamentale, nell’educazione dei bambini, in quanto è certamente fonte di grande esperienza. Il compito dell’adulto è quello di facilitare e incoraggiare l’avvicinamento dei bambini alla natura. Scopriamo, dunque, l’importanza e i benefici di una profonda connessione tra i bambini e l’ambiente naturale.
Una volta, i bambini potevano correre e giocare liberi per boschi, senza troppe restrizioni da parte dei genitori.
Immergersi nell’ambiente naturale circostante, apprendere e seguire i ritmi e della natura, era sicuramente positivo per il benessere psico-fisico dei bambini, così come lo è anche oggi.
Che la natura sia un luogo di apprendimento privilegiato, infatti, non è certo un concetto nuovo, in pedagogia.
La conoscenza nasce dalla percezione e lo stare a contatto con la natura è la prima fonte di percezione e stimolazione sensoriale, essenziale per un sano sviluppo. La natura è maestra di calma, pazienza, rispetto, ordine e bellezza: diversi studi hanno dimostrato, quanto i bambini traggano beneficio, dallo stare all’aperto.
Il contatto con l’ambiente naturale, ricco di stimoli e sfide, porta loro benefici a tutti i livelli. Il contatto con esso è istruttivo, migliora la salute fisica ed emotiva, le abilità sociali e quelle personali, accresce le capacità sensoriali e aiuta a sviluppare interessi creativi, sani e partecipativi.
Un altro beneficio a lungo termine: il bambino, correttamente istruito a riguardo, impara ad aver cura dell’ambiente, apprende l’importanza del riciclaggio, quanto acqua e cibo siano preziosi e così via.
Le attività da poter fare all’aperto, al fine di educare i bambini alla bellezza della natura, sono tantissime. Passeggiare nel bosco ascoltandone i rumori, camminare scalzi, fare delle creazioni con gli elementi della natura, come petali, foglie, sassolini, che possono trasformarsi anche in lettere da usare per scrivere le prime parole…
E ancora, costruire un terrarium in un barattolo, realizzare un piccolo orto insieme, arrampicarsi sugli alberi e molto altro.
L’allontanamento dalla natura cosa provoca? Ad oggi, secondo l’Istat, i bambini vivono, approssimativamente, il 90% del proprio tempo al chiuso, trascorrendo più di 40 ore settimanali davanti a TV, tablet o PC . Ciò, in ambito scientifico, viene definito deficit di natura, una delle cause più rilevanti di stress, iperattività e disturbi dell’attenzione, nel bambino.
Inoltre, fra il 1989 e il 1999, si è verificato un incremento del 36% dei casi di soprappeso, nella fascia di età tra i 2 e i 5 anni. Questo valore si è quadruplicato alla fine degli anni Sessanta a oggi. Tale mancanza di attività, può scatenare, nei bambini, depressione, malattie cardiache e altri effetti negativi dell’inattività, visibili anche dopo anni.
Un’infanzia sedentaria può comportare problemi mentali; uno dei più diffusi è il disturbo da deficit dell‘attenzione/iperattività (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder, ADHD). Si tratta di un disturbo evolutivo dell’autocontrollo, caratterizzato da una difficoltà di attenzione e concentrazione, da vivacità e impulsività eccessive, che interferiscono con le funzionalità o lo sviluppo.
Fonte: L’importanza del CONTATTO con la natura per lo SVILUPPO COGNITIVO e RELAZIONALE del bambino, a cura del Dott. Federico Cipparone Formatore, Psicologo dello Sviluppo e dell’Educazione.
Vogliamo sottolineare che la tecnologia non è necessariamente in contrasto con ciò che vi stiamo dicendo, anzi. Ovviamente dipende dall’uso che se ne fa, ma riteniamo che la tecnologia sia una grande risorsa educativa, in grado di facilitare l’apprendimento, aiutando soprattutto i bambini con specifiche difficoltà.
I bambini sono fiori da non mettere nel vaso:
crescono meglio stando fuori con la luce in pieno campo.
Con il sole sulla fronte e i capelli ventilati:
i bambini sono fiori da far crescere nei prati.
(Roberto Piumini)
Le cose che il bambino ama, rimangono nel regno del cuore,
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima rimanga ad aleggiare,
nei luoghi dove una volta giocavamo.
(Khalil Gibran)
Foto copertina di wirestock – it.freepik.com
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