Venerdì 21 agosto, l’Istituto Superiore di Sanità ha esposto il rapporto con le indicazioni, per gestire i casi ed i focolai di covid-19, che potrebbero nascere all’interno degli istituti scolastici italiani. Quali sono le normative, per il rientro a scuola a settembre 2020?
Quella finale di agosto e la prima di settembre, sono state quindi settimane chiave per comprendere i metodi con cui gli studenti potranno tornare a studiare nelle loro aule.
IL rapporto in questione contiene le norme ed i comportamenti da seguire per un rientro a scuola in totale sicurezza, oltre alle precauzioni da adottare nel momento in cui un alunno o un operatore scolastico risultino sospetti o positivi: stando a quanto riportato dal documento, non basta uno studente positivo per chiudere la scuola, ma L’Asl “valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti (le ultime 48 ore).
Ogni scuola avrà l’obbligo di nominare un referente Covid-19, il cui scopo sarà quello di comunicare con le Asl del territorio, le quali avranno il compito di formare il soggetto sulle procedure da seguire. Il compito del referente sarà inoltre quello di controllare eventuali “assenze elevate” (sopra al 40%) di studenti in una singola classe. Infine, sarà a lui che dovranno essere riportate le segnalazioni di nuovi alunni sintomatici. Verrà inoltre offerto un servizio di help desk a cui le scuole potranno rivolgersi per fugare eventuali dubbi e rispondere alle domande inerenti al tema trattato. Il servizio sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
E’ prevista una dotazione organica aggiuntiva, denominata dalla ministra “personale covid” che prevede fino a 50mila docenti e ATA per gestire l’emergenza. La priorità per il personale aggiuntivo verrà data alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo, con particolare riferimento alla scuola primaria
Per quanto riguarda la didattica digitale, essa verrà utilizzata in modo complementare ma solo nelle scuole secondarie di secondo grado. In caso di una nuova sospensione delle attività in presenza, dovuta a motivi emergenziali, si renderà necessario il ricorso alla Didattica digitale anche per gli altri gradi di scuola.
Come precisato dal ministro Azzolina, anche gli orari delle lezioni potranno variare, sia per la durata delle lezioni che per gli effettivi orari di ingresso ed uscita degli alunni. Il ministro ha riportato in una dichiarazione: “L’unità oraria può essere flessibile, quindi durare meno di un’ora, per una più efficace organizzazione delle attività didattiche, ma non si perderà neanche un minuto del monte orario previsto. La riduzione dell’unità oraria è già adottata in molte scuole, poiché prevista da più di venti anni dal Regolamento sull’Autonomia scolastica.” Per quanto riguarda invece gli orari di ingresso ed uscita dagli istituti, essi verranno regolati anche in base alla disponibilità di trasporto dei mezzi pubblici. Le singole scuole potranno inoltre usufruire di una maggiore autonomia e flessibilità, suddividendo le classi in più gruppi, con la frequenza scolastica a turni differenziati ed estendendo, se necessario, la didattica al sabato.
Anche i percorsi di entrata e di uscita dagli istituti dovranno essere differenziati per garantire la distanza di almeno un metro tra gli studenti ed evitare ogni rischio di assembramento. Durante l’ingresso e l’uscita sarà ovviamente necessario l’uso della mascherina da parte degli studenti e del personale scolastico.
Come già descritto nell’articolo relativo alla diffusione del virus tramite le banconote, un ulteriore metodo per limitare la diffusione dei contagi è quello di limitare la diffusione del denaro contante all’interno delle scuole. Per questo motivo, nell’ultimo mese pre scolastico, diversi genitori di tutta Italia hanno contattato il nostro centro assistenza per richiedere informazioni relative a come pagare rette ed attività scolastiche tramite il servizio ScuolaPay.
Per chiarire ogni dubbio su questo argomento, sottolineiamo che per pagare una scuola tramite ScuolaPay, è necessario che quest’ultima entri a far parte del circuito Bill Business di SisalPay, l’ente che certifica le transazioni effettuate in app. Per fare questo, basta mettere in contatto con il nostro centro assistenza un referente dell’istituto che si vuole far iscrivere. Un nostro operatore contatterà poi il referente scolastico per spiegare il servizio e, se quest’ultimo deciderà di aderire al progetto, potrà permettere alla sua scuola di ricevere denaro dagli utenti ScuolaPay in modo semplice e veloce.
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