Gli psicologi hanno confermato la possibilità di utilizzare i videogiochi per scopi educativi e terapeutici. Ma di che si tratta, esattamente, e quali sono i giochi più adatti per lo sviluppo cognitivo dei ragazzi? Scopriamolo insieme
Secondo gli ultimi studi di psicologia, i videogiochi sono una vera e propria palestra per la mente, in grado di stimolare numerose risorse cognitive quali la memoria, la coordinazione oculo-motoria, l’attenzione, il ragionamento e il pensiero multitasking. E non solo: possono anche servire come allenamento per lo sviluppo della socialità. Aiutano a identificare e nominare emozioni spesso trascurate o ignorate. Infine, sono in grado di aumentare l’empatia perché stimolano l’immedesimazione degli utenti con i personaggi dei giochi, tramite la creazione di stati emotivi reali. Per queste ragioni, i videogiochi si rivelano essere strumenti particolarmente adatti per il benessere psichico dei giovani
Gli effetti dipendono dal tipo di videogioco in uso. Si possono verificare conseguenze a livello cognitivo, emotivo e sociale molto differenti a seconda della tipologia specifica, della fascia di età a cui si riferisce il videogioco e della piattaforma di utilizzo. Ad esempio, un gioco action è in grado di aumentare la capacità di attenzione, mentre i casual game sono molto più efficaci per aiutare i bambini e i ragazzi a rilassarsi. Alcuni videogiochi prevedono un utente più attivo, altri, invece, più passivo; esistono anche videogiochi che possono essere utilizzati per l’apprendimento della grammatica e della storia.
Imparare con i videogiochi è molto più facile, oltre che divertente, soprattutto per i bambini che soffrono di disturbi dell’apprendimento (Dsa). Gli aspetti critici riguardanti i videogiochi, così tanto a lungo sottolineati negli anni, sono stati in gran parte ridimensionati: in realtà, è l’utilizzo che ne fa il singolo utente a stabilire quando il videogioco può servire come strumento utile per il benessere personale e quando, invece, rischia di diventare dannoso.
Spetta agli adulti il compito di indirizzare i più giovani verso un utilizzo consapevole dei videogiochi: i genitori, come anche gli insegnanti, possono trovare nell’esperienza videoludica un alleato molto utile nella crescita e nella formazione dei più giovani. L’importante è indirizzare i bambini e i ragazzi verso un’interazione positiva, e mai eccessiva, delle piattaforme di gioco. Giocare insieme ai giovani può inoltre giovare al rafforzamento della relazione e alla comprensione reciproca: il mondo del gaming può essere funzionale, infatti, alla creazione di un nuovo livello di rapporto tra adulti e ragazzi.
Vi proponiamo una lista di cinque videogiochi educativi e divertenti adatti ai più giovani.
Un gioco cooperativo, adatto per essere giocato tutti insieme in famiglia. I giocatori sono incentivati a collaborare tutti insieme per raggiungere un obiettivo comune. È un gioco che non solo è divertente, ma permette anche ai bambini di sviluppare le loro abilità sociali e il loro rapporto con gli adulti, che nel gioco sono considerati compagni alla pari.
Un gioco già molto conosciuto, pensato principalmente per bambine e ragazze. In realtà, Just Dance aiuta la socializzazione tra tutti i giovani, femmine e maschi, perché permette di abbandonare insicurezze e paure e di lasciarsi andare alla libera espressione di sé. È un gioco che aiuta anche a svolgere maggiore attività fisica, perfetto per questo periodo in cui fare sport risulta veramente complicato.
Un altro gioco che non ha bisogno di molte presentazioni: Minecraft è un vero e proprio cult nella storia dei videogiochi, un fenomeno su scala globale che permette ai ragazzi di esprimere al massimo la loro creatività. Minecraft aiuta a migliorare le proprie doti comunicative e l’espressione della propria persona. È stato utile, per esempio, a un bambino autistico per imparare a socializzare.
Un gioco adatto a bambini leggermente più grandi rispetto a quelli dei giochi precedenti. Anche questo, come Minecraft, è uno strumento utile per permettere ai ragazzi di comunicare la propria vena creativa e migliorare la propria capacità relazionale.
Divertente, entusiasmante, coloratissimo: questi sono soltanto alcuni aggettivi adatti per descrivere Rocket League, Un vero e proprio mood booster e un gioco in grado di sviluppare tempismo e precisione dei bambini.
In Italia, i videogiochi faticano a essere accettati come strumenti seri di educazione perché il modello di insegnamento frontale è ancora troppo forte. Tuttavia, l’interesse verso le modalità di utilizzo dei videogiochi per la salute mentale è in continua crescita, sia fra i clinici che nel grande pubblico. È difficile, però, identificare un genere specifico con una maggiore funzione educativa: è il modo con cui li si utilizza a fare spesso la differenza.
La scelta dei videogiochi più adatti per ogni bambino e l’insegnamento, da parte degli adulti, di un utilizzo consapevole e ragionato, non può che giovare al benessere e alla formazione dei più giovani.
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