La Festa del papà è un giorno in cui, nel mondo, si celebra la figura del padre e il suo ruolo fondamentale nella famiglia. Ma quando venne istituita questa festa? E come mai la festeggiamo proprio il 19 marzo? Scopriamo insieme come, tra tradizione e religiosità, è nata la moderna Festa del Papà.
La festa del papà nasce nei primi decenni del 20° secolo, in seguito a quella della mamma (eh si cari papà, non offendetevi), per festeggiare la paternità e tutti i papà.
La festa del papà esiste e si celebra in diverse parti del mondo, non tutti però festeggiano lo stesso giorno.
In gran parte dell’Europa e nei Paesi a tradizione cristiana (Italia, Spagna e Portogallo su tutti), questa festa si osserva il 19 marzo, mentre Germania si festeggia nel giorno dell’Ascensione, 40 giorni dopo la Pasqua.
In America e in altri paesi, la festa del papà è una festa laica e si festeggia la terza domenica di giugno.
In Russia, invece, la sua celebrazione coincide con il Giorno dei Difensori della Patria (23 febbraio), poichè la figura paterna è legata a quella patriottica di “padre-protettore della nazione”.
Come mai è stato scelto proprio il 19 marzo, come data della ricorrenza?
Nella Vecchia Europa, la Festa del Papà è strettamente legata alla figura di San Giuseppe, Marito di Maria e “padre adottivo” di Gesù, che, dal 1479, si ricorda ogni 19 marzo, del calendario gregoriano.
Secondo la tradizione cattolica, infatti, oltre ad essere l’esempio di padre e marito modello, protegge anche gli orfani e le giovani nubili.
Nel 1871, la Chiesa Cattolica proclamò San Giuseppe protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale.
Per il 19 marzo, nel Martirologio Romano, che raccoglie il calendario liturgico e le feste religiose, si legge: «Solennità di San Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come un figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia».
Le origini documentate, della prima festa del papà non religiosa, ci portano negli Stati Uniti. Qui, la festa del papà si celebra la terza domenica di giugno e fu proclamata festa nazionale nel 1966, dal presidente Lyndon B. Johnson.
Generalmente, si fa risalire l’idea della sua creazione alla signora Sonora Smart Dodd, dello stato di Washington che, nel 1909, prendendo spunto da un sermone della chiesa sulla festa della mamma, creò la prima festa del papà, per suo padre, ex-combattente della Guerra di Secessione e vedovo, che crebbe 6 figli da solo.
Nel 19 luglio 1910 il governatore dello Stato di Washington proclamò il primo «Father’s Day», in onore del padre della signora Dodd, che era nato nel mese di luglio.
L’idea conquistò tutti, tanto che presto si diffuse in tutto l’emisfero occidentale. Fu così che, anche in Italia, alla religiosa celebrazione di S.Giuseppe del 19 marzo, si aggiunse anche il laico omaggio, a tutti i papà del mondo.
In Italia, sono essenzialmente due le tradizioni legate alla festa del papà: i falò e le zeppole. La celebrazione della festa del papà coincide con la fine della stagione invernale, che, per convezione, finisce il 20 marzo. In passato, in quest’occasione, venivano bruciati i residui dei raccolti, in enormi falò, ai margini delle piazze.
Durante i falò, si preparavano le zeppole, una pasta bignè fritta, con crema pasticcera, all’interno, e una ciliegia o un’amarena sotto spirito, in cima.
Conosciute anche come le frittelle di San Giuseppe di tradizione napoletana, le zeppole sono diventate un dolce tipico, della festa del papà.
Come per molti dolci, anche la nascita delle zeppole è avvolta dalla leggenda, che pare risalire alla fuga in Egitto, della sacra famiglia. Secondo tale leggenda, San Giuseppe affiancò al mestiere di falegname, quello di friggitore e venditore ambulante di frittelle, per mantenere la sua famiglia.
Sembra poi che, a Napoli, per una sorta di devozione al Santo, ad un certo punto si sviluppò la tradizione degli zeppolari di strada, che vendevano le zeppole appena fatte, davanti alle loro botteghe.
Quel che è certo, è che il dolce assunse la tipica forma che conosciamo oggi, solo nel 1700, grazie alle monache dello Splendore e della Croce di Lucca o dalle monache di San Basilio, del Monastero di San Gregorio Armeno (esistono teorie discordanti, al riguardo).
In alcune città, queste tradizioni sono ancora molto vive e sentite e i bambini preparano , a casa o a scuola, regalini e lavoretti fai-da-te, per festeggiare i loro papà.
E voi, come festeggerete la festa del papà?
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